sabato 20 dicembre 2008

la comunicazione interpersonale

Di comunicazione se ne può parlare non solo in riferimento ai media ma anche a proposito del linguaggio umano a tu per tu in una relazione che non è più virtuale. Propio per questo mi riferisco al blog http://chiaradezuani.blogspot.com/ sulla comunicazione. In riferimento al post di martedì 9 dicembre viene qui affermato che la comunicazione umana consiste nello scambio di significati fra persone, attraverso l'uso di segni o di simboli condivisi. L'interazione sociale è importante non solo per lo sviluppo della personalità umana ma anche per lo sviluppo biologico. Ciascuno di noi forma se stesso grazie allo scambio reciproco con gli altri. Questo scambio è dato dalla comunicazione, il mezzo è appunto il linguaggio verbale che permette lo scambio di infiniti messaggi e significati. Paul Watzlawick sosteneva infatti che è impossibile non comunicare in quanto non esiste nessun comportamento non comunicativo. Difatti la comunicazione è sia di tipo verbale e non verbale quindi anche quando non diciamo niente stiamo comunicando, perchè tutto ciò che facciamo comunica qualcosa. Il nostro corpo comunica, i nostri sguardi comunicano, la nostra disposizione nello spazio comunica e così via... Il silenzio stesso comunica qualcosa. Il modo in cui si comunica poi nasce da esigenze diverse, per fini diversi e inoltre dipende da cultura a cultura., da gruppo a gruppo in quanto ciascuno mi noi è inserito in una determinata società, subcultura in cui valgono codici di comunicazione diversi, che talvolta visti da fuori possono essere fraintesi se ci si ferma la propio modo di vedere e interpretare la realtà. L'uomo inoltre differisce dalla specie animal in quanto gli animali da generazioni si trasmettono sempre gli stessi comportamenti istintivi e bioogici; mentre l'uomo nel corso dei secoli ha potuto trasmettere e rielaborare le propie conoscenze comunicative, comportamentali.
Gli elementi della comunicazione presi in esame da Chiara quali emittente, destinatario e messaggio sono facilmnete applicabili anche alla comunicazione di massa. L'emittente, colui che invia il messaggio, al destinatario che lo riceve lo fa non sempre con los copo di trasmettere pure informazioni ma spesso attraverso i media ha lo scopo di produrre un certo effetto sul destinatario. Si può parlare qui di comunicazione persuasiva, la quale ci educa sempre più al consumo, alla massificazione di opinioni, atteggiamenti e stili di vita. La comunicazione non è infatti un fenomeno lineare in cui si trasmettono informazioni da un emittente a un ricevente, bensì un fenomeno circolare in cui gli interlocutori si influenzano reciprocamente. Si hanno dei feedback ovvero delle risposte,delle reazioni di ritorno ai messaggi che vengono inviati, che condizionano il proseguimento o meno della comunicazione. Nel caso dei media questo avviene in quanto nel lanciare qualche prodotto, stile di vita, comportamento ricevono risposta retroattiva nel momento in cui gli individui, il target di destinazione accoglie e fa propio o meno questi contenuti dei media. Se vengono accolti dal pubblico i media proseguono nel loro intento altrimenti rielaborano i loro contenuti per avere successo tra il pubblico dei consumatori. Se i media inviano un messaggio e il pubblico risponde con un feedback positivo è perchè talvolta il pubblico è influenzato appunto da tale messaggio tanto da riassettare consapevolmente o inconsapevolmente il propio stile di vita, atteggiamento, credenze.

martedì 16 dicembre 2008

Pro o contro i media?

Tra le funzioni che i media svolgono nella società sono appunto prevalenti quelle di informare,intrattenere, influenzare e vendere.
I media possono essere visti sia in positivo in quanto ci permettono di spaziare con la nostra libertà sia in negativo se vengono visti come strumenti di persuasione di alienazione.


A favore dei mezzi di comunicazione di massa si può dire che:
  • ci tengono informati continuamente su ciò che accade nella società contemporanea;
  • ci aiutano a conoscere le diverse culture portandoci a tollerarle e rispettarle;
  • ampliano il nostro orizzonte culturale e l'istruzione di ciascuno;
  • ci offrono occasioni di svago e di intrattenimento.



Contro i mezzi di comunicazione di massa si può dire che:

  • creano bisogni indotti portandoci al consumismo;

  • ci conducono al conformismo proponendoci stili e comportamenti di massa;

  • ci fanno subire passivamente ciò che viene proposto;

  • sono potenti strumenti di controllo sociale in quanto influenzano le nostre opinioni.


Che i mass media abbiano un'influenza notevole sull'opinione pubblica appare un fatto scontato. Una teoria particolarmente interessante è quella dell'agenda setting, secondo la quale i media hanno potere d'influenzarci in quanto sono essi che determinano in noi cosa vale la pena riflettere. Non ci dicono cosa bisogna pensare di un fatto ma quali fatti meritano la nostra attenzione, difatti decidono la priorità di ciò che accade nella società. Da qui noi ci formiamo una determinata visione della realtà in quanto sarebbe impossibile sapere tutto ciò che accade nel mondo essendo così vasto.Un 'altra suggestiva teoria è quella della spirale del silenzio elaborata da Elisabeth Noelle Neumann. Alla base di quesat teoria si afferma che la gente avendo paura dell'isolamento tende a non esprimere opinioni e atteggiamenti diversi da quelli dominanti, per questo si conforma all'opinione pubblica. In questo i media hanno un ruolo fondamentale in quanto diffondono di più certi argomenti che altri. Coloro che hanno opinioni diverse dai media anche se fossero la maggioranza sono ridotti al silenzio. Si può parlare anche di dipendenza in quanto i media hanno appunto il potere di controllare le informazioni per noi indispensabili per orientarsi nella realtà sempre più complessa.
Si ha la tendenza a pensare che i mass media uniformano il pensiero della gente in realtà secondo la teoria degli Scarti conoscitivi i mass media producono differenze tra categorie e gruppi facendo in modo che ci siano disparità nel grado di informazione e nella comprensione delle notizie.Queste differenze son dovute a un interesse dei mess media che vogliono rispecchiare nella comunicazione delle notizie il target di destinazione che dipende dal tipo di classe sociale, etnia, livello di istruzione, genere di appartenenza.

sabato 13 dicembre 2008

La comunicazione di massa

Nella nostra epoca siamo immersi da un flusso incessante di messaggi , informazioni provenienti da fonti diverse. La realtà in cui viviamo non è più quella locale, quella di tutti i giorni all'angolo di casa nostra ma bensì il mondo intero. I mass media come affermava lo studioso di comunicazione McLuhan ci permettono di vedere lontano, di inviare e ricevere messaggi in ogni angolo della terra, essi sono appunto un "prolungamento dei nostri sensi". Hanno annulato le distanze geografiche,facendo della terra un "villaggio globale". Il mondo ci vien portato fin dentro casa. A noi giovani tutto questo appare un fatto naturale, ma non lo è stato per le generazioni precedenti, è dalla fine del '900 ad oggi che si può assistere a un così accelerato sviluppo dei media che porta sempre più a conseguenti cambiamenti sociali e culturali. I mass media difatti stanno via via sostituendosi a quello che un tempo era il ruolo delle famiglie, della comunità di appartenenza in quanto essi forniscono modelli di identificazione sociale proponendoci mode, stili di vita da consumare velocemente. Le nostre scelte (anche quelle più banali, tipo musica da ascoltare, film da vedere) apparentemente libere, le nostre opinioni, in realtà vengono incanalate dai mass media.

giovedì 11 dicembre 2008